La revisione periodica dei veicoli è una misura fondamentale per garantire sicurezza stradale, tutela ambientale e circolazione regolare dei mezzi su strada. In Italia, come nel resto dell’Unione Europea, il quadro normativo che regola questa attività è sempre più rigoroso, aggiornato e tecnico. Ma c’è un aspetto che spesso viene sottovalutato: la normativa non disciplina solo il “cosa fare”, ma anche “chi può farlo”. E per diventare ispettore di revisione veicoli, la formazione certificata è oggi un requisito normativo essenziale.
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Il contesto normativo europeo: la Direttiva 2014/45/UE
Il primo pilastro normativo da conoscere è la Direttiva 2014/45/UE del Parlamento europeo, che stabilisce regole comuni per le revisioni tecniche dei veicoli a motore e dei loro rimorchi. Gli obiettivi principali sono:
Garantire standard di sicurezza uniformi nei Paesi membri
Ridurre i rischi derivanti da veicoli difettosi
Contenere le emissioni inquinanti
Migliorare l’affidabilità dei controlli
Questa direttiva è stata recepita in Italia attraverso il Decreto Ministeriale n. 214 del 19 maggio 2017, che ha rivoluzionato l’intero sistema di controlli tecnici, introducendo anche requisiti molto stringenti per chi effettua le revisioni: gli ispettori.
Il D.M. 214/2017: chi può diventare ispettore
Il decreto ha stabilito un nuovo profilo professionale: l’ispettore dei centri di controllo. Questa figura ha una responsabilità tecnica e legale importante: certifica l’idoneità del veicolo alla circolazione. Proprio per questo motivo, la normativa richiede che l’ispettore:
Possieda un titolo di studio tecnico (diploma o laurea)
Abbia esperienza lavorativa nel settore meccanico/automotive
Frequenti un corso di formazione riconosciuto, con esame finale teorico e pratico
Segua aggiornamenti periodici obbligatori
La formazione come obbligo normativo (e valore aggiunto)
Non si tratta quindi di una libera scelta o di un’opzione consigliata: senza aver frequentato il corso abilitante previsto dal D.M. 214/2017, non è possibile lavorare come ispettore. La legge è chiara, e proprio per questo motivo enti di formazione accreditati assumono un ruolo centrale nel garantire la qualità del servizio.
I corsi autorizzati sono strutturati in modo da fornire competenze teoriche e pratiche aggiornate, in linea con:
Norme europee e nazionali
Evoluzione tecnologica dei veicoli
Strumentazioni elettroniche e software di diagnosi
In un contesto normativo così specifico e tecnico, formarsi con enti seri e qualificati fa la differenza non solo per superare l’esame finale, ma anche per lavorare con professionalità e sicurezza. Presso Scuola e Formazione abbiamo di recente introdotto un nuovo corso per poter diventare ispettore delle revisioni auto-moto. Scuola e Formazione è centro accreditato E.BI.GEN. di diretta emanazione per la formazione continua e professionale, come definito dall’art.51 del decreto legislativo 81/08. Ci avvaliamo di docenti con consolidata esperienza rivolta sia alle imprese che alla P.A, e siamo accreditati come agenzia formativa presso il Sistema di Accreditamento della Regione Autonoma della Sardegna.
Per iscriverti ai nostri corsi o per ottenere qualsiasi info o chiarimento puoi contattarci al 3273811511, scrivere a direzione.scuolaeformazione@gmail.com o venire a trovarci direttamente nella nostra sede in Via dell’Artigianato 13 a Sestu.
Conclusioni
Il settore delle revisioni tecniche non è più un ambito “artigianale”: è diventato un vero settore tecnico-professionale, regolamentato e certificato. L’ispettore non si improvvisa: è formato, abilitato e aggiornato. E il percorso formativo previsto dalla normativa italiana è lo strumento attraverso cui questa figura prende forma.