Le professioni che non andranno mai in crisi: perché la formazione fa la differenza
In un mercato del lavoro sempre più instabile, segnato da crisi cicliche, trasformazioni tecnologiche e cambiamenti sociali, una domanda è sempre più frequente: esistono professioni che non andranno mai in crisi?
La risposta è sì, ma con una precisazione fondamentale: non sono i lavori in sé a essere “al sicuro”, bensì le competenze aggiornate. In Italia, i settori che continuano ad assumere anche nei periodi più difficili sono quelli legati ai servizi essenziali, alla tecnica, alla logistica e alla transizione digitale ed energetica. Ed è proprio qui che la formazione gioca un ruolo decisivo.
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I settori che resistono a ogni crisi
Secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere, nei prossimi anni la domanda di lavoratori continuerà a concentrarsi in alcuni ambiti chiave, indipendentemente dall’andamento economico generale. Tra questi:
Logistica e trasporti
Autisti qualificati, operatori specializzati e figure tecniche sono sempre più richiesti. La filiera logistica è essenziale per l’economia italiana e non può fermarsi, come dimostrato anche durante la pandemia.Settore agroalimentare e zootecnico
L’Italia resta uno dei principali paesi europei per produzione e trasformazione agroalimentare. Secondo ISTAT, il comparto agricolo e agroindustriale continua a rappresentare una base occupazionale stabile, soprattutto in regioni come la Sardegna.Energia e transizione green
Le professioni legate alle energie rinnovabili, alla manutenzione degli impianti e alla sostenibilità sono in crescita costante. La transizione energetica non è una moda, ma una necessità strutturale.Sicurezza, normativa e lavori regolamentati
Tutti i settori che richiedono qualifiche obbligatorie (sicurezza sul lavoro, trasporti speciali, ambiti regolamentati) mantengono una domanda costante di personale formato.Digitale e supporto tecnico
Non solo programmatori: assistenza IT, cybersecurity, gestione dati e supporto tecnologico sono ormai indispensabili per aziende di ogni dimensione.
Il ruolo centrale della formazione
Qui entra in gioco la formazione professionale. Molte di queste professioni:
non richiedono percorsi universitari lunghi;
prevedono corsi brevi, tecnici e mirati;
offrono inserimenti lavorativi più rapidi rispetto ad altri settori.
La formazione consente di:
ottenere qualifiche riconosciute;
acquisire competenze immediatamente spendibili;
ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
Secondo ISTAT, chi partecipa a percorsi di formazione continua ha una probabilità significativamente più alta di rimanere occupato nel tempo, soprattutto nei settori tecnici e specialistici.
In questo senso, Scuola e Formazione è Test Center qualificato AICA per l’erogazione di progetti formativi in ambito ICT riconosciuto a livello di Unione Europea
Conclusioni
Non esistono lavori “eterni”, ma esistono competenze che restano indispensabili. Le professioni che non vanno in crisi sono quelle legate ai bisogni fondamentali della società e alle grandi trasformazioni in atto.
Investire nella formazione oggi significa scegliere stabilità, occupabilità e adattabilità. In un mondo che cambia rapidamente, la vera sicurezza non è il posto fisso, ma la capacità di restare sempre rilevanti sul mercato del lavoro.
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